Falò del Vecchione di Capodanno

Bologna, Piazza Maggiore 31 dicembre, attorno mezzanotte: risuona la musica, lo spumante e' pronto per il brindisi.

Intanto lo spettacolo di luci avanza, ancora pochi minuti e finalmente le cose vecchie accumulate durante l'anno vengono spazzate via. Come?

Significato del falò del Vecchione

Attraverso una delle tradizioni più consolidate e suggestive della città famosa per i portici e tortellini, il rogo del Vecchione: in pratica un fantoccio di paglia posizionato in mezzo alla piazza.

Allo scoccare della mezzanotte il fantoccio prende fuoco. A quel punto bisogna seguire la traccia di fumo: se va verso le finestre del Comune significa che entra in casa e quindi non c'è da aspettarsi nulla di buono, se invece va verso le Due Torri allora è di buon auspicio.

Il Vecchione infatti rappresenta l'anno appena passato, che viene scaramanticamente bruciato come per volersi disfare dalle cose brutte e nella speranza che l'anno seguente sia migliore.

Negli anni bisestili si è soliti bruciare un fantoccio con sembianze femminili (la Vecchia), perché l'anno "funesto" e le disgrazie si identificano con le donne.

Curiosità sul Vecchione di Bologna

IL'evento si svolge in Piazza Maggiore, piazza principale della città di Bologna.

La storia di questo simpatico fantoccio si perde nella notte dei tempi. Ogni anno ce n'è uno diverso, ma anche se cambia faccia rimane sempre uguale, come ogni tradizione che si rispetti.

Negli ultimi anni si sono cimentati nella sua realizzazione artisti del calibro di Cuoghi&Corsello, Sissi, Ghermandi, Ericailcane, Marco Dugo, Paper Resistance, PetriPaselli, To/Let.

Insomma, un rito celebrativo ammirato e riconosciuto da tutti, cittadini e turisti, e che resiste tenacemente al trascorrere del tempo in virtù della forza primitiva di certe tradizioni.