Alle origini del Natale

La nascita della festa più importante dell'anno

Appena dicembre si affaccia all'orizzonte, il primo pensiero che fa capolino nella testa di tutti noi è solo uno: il Natale.

Festa amata da grandi e piccini, il 25 dicembre rappresenta un momento di pace e tranquillità, da passare attorniati dal calore unico della famiglia.
Com'è nata questa festività?
Quali sono le radici del Natale?

Dopo attenti studi e vari dibattiti, si è scoperto che la nascita di Gesù non è collocabile alla fine di dicembre, bensì durante la stagione primaverile.
Come mai, quindi, per tanti secoli si è creduto che Gesù fosse nato il 25 dicembre?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un salto indietro, fino ad arrivare alle prime civiltà umane.

Le radici del Natale

Fin dall'inizio dei tempi, i nostri antenati hanno donato al mese di dicembre un significato molto particolare e speciale.

L'accorciarsi dei giorni e l'avvento prematuro della notte portarono gli antichi popoli del Nord a celebrare la luce, nella speranza che quest'ultima potesse tornare a far loro compagnia nelle estenuanti battute di caccia e durante le lunghe ore passate nei campi.

Soprattutto il Solstizio d'inverno, festeggiato il 21 dicembre, costituiva un momento di riflessione e raccoglimento, dove il popolo si riuniva ad offrire doni alle varie divinità pagane (una fra tutte Odeon, divinità germanica) al fine di ricevere, in cambio, la grazia del ritorno del sole e della luce.

Il Cambiamento

Questa tradizione è individuabile anche all'epoca della feconda civiltà romana.
L'antico popolo nato dalla Lupa, infatti, festeggiava i Saturnali, dedicati al dio Saturno, protettore dell'agricoltura, iniziando poco prima del Solstizio e concludendo circa un mese dopo.

I Saturnali costituivano un momento di gioioso diletto: le scuole chiudevano, il lavoro si fermava ed il rigido ordine romano si dissolveva.

Nello stesso periodo, i Romani rispettavano anche un'altra importante festività, considerata tra le più importanti dell'anno: il genetliaco della dea Mitra, che cadeva il 25 dicembre.

Nonostante dicembre abbia sempre avuto una valenza considerevole, chi rese il 25 dicembre la festa per eccellenza fu una figura storica legata al cattolicesimo: Papa Giulio I (data incerta sulla nascita - 352 d.C.), famoso per la controversia sugli Ariani.

Seguendo una tattica già adottata dagli antichi Romani, la Chiesa Cattolica decise di indicare come nascita di Gesù il 25 dicembre, in modo da poter inglobare le varie festività pagane in un'unica, grande ricorrenza cattolica e di attirare, in questo modo, quante più persone possibili alla nuova fede.

Questa strategia ebbe un successo clamoroso, grazie soprattutto a quanto avvenne nel Medioevo: la gente, seguendo i diktat della Chiesa, si recava a Messa la viglia di Natale e poi, finita la funzione, iniziava i festeggiamenti, ricalcando a grandi linee gli sfarzi dei Romani nei giorni dei Saturnali.

In questo modo, la festività del Natale prese sempre più piede, riuscendo a conciliare il bisogno di religiosità con quello di divertimento, e diventando uno dei giorni più amati dell'anno.

Ed anche se il 25 dicembre non è la nascita esatta di Gesù poco importa: il giorno di Natale rappresenta per noi tutti un momento di condivisione e riflessione, nonché un tempo per ricordare l'avvento della figura più importante all'interno del panorama cristiano.