La leggenda del bacio sotto il vischio
Ma la leggenda forse più suggestiva e, sicuramente, più sentimentale deriva dalla tradizione nordica, da sempre colma di valori e significato.
Il mito delle fredde terre del Nord, infatti, vuole che, in un tempo lontano, il dio Odino e la sua sposa, la dea Freya, protettrice dell’amore, avessero due figli: Balder, dal cuore gentile e l’animo coraggioso, e Loki, scuro come la notte e traboccante d’invidia.
Freya, sapendo dell’astio tra i due fratelli, chiese a tutti gli abitanti del Cielo e della Terra di proteggere Balder ma, purtroppo, si dimenticò di appellarsi ad una pianta particolare, che non aveva radici sulla terra né una chioma che toccasse il cielo: il vischio.
Loki, appena lo scoprì, prese del vischio e lo trasformò nell’arma che uccise il fratello.
Quando la dea dell’amore trovò il corpo di Balder privo di vita, vi si accasciò e iniziò a disperarsi, maledicendo la propria dimenticanza.
Improvvisamente, però, qualcosa di magico accadde: le lacrime di Freya, sfiorando il vischio conficcato nel cuore di Balder, si trasformarono in quelle bacche perlate che rendono la famosa pianta così emozionante ed il giovane si risvegliò.
Da quel momento Freya decise di baciare chiunque passasse sotto il vischio, in segno di buon auspicio.
Ed ancora oggi, secondo la novella, quando due innamorati si scambiano un bacio vicino ad un ramo di quest’unica pianta, dietro c’è la dea, che li sospinge uno nelle braccia dell’altro al fine di rendere il loro amore invincibile, più forte della morte stessa.
La tradizione del vischio è, quindi, antica e destinata a durare in eterno, anche grazie a quell’aurea incantata che porta con sé ormai da secoli.
E, se non l’avete ancora fatto, non vi resta che andare a comprare un bel ramo della pianta della Luna ed appenderlo sulla porta di casa, nella speranza che il cuore giusto suoni alla vostra porta.