Storia dell'onomastico

Prima che prendessero piede i festeggiamenti per il compleanno, era l'onomastico la celebrazione più importante nella vita di un individuo.

Si riteneva infatti che il Santo di cui si portava il nome potesse essere di ispirazione ed esempio alla persona, oltre che diventarne in questo modo il patrono.

Dal Novecento in poi, tuttavia, l'onomastico è andato via via perdendo la sua importanza come solennità e ad oggi sono sempre meno le persone che si dedicano a festeggiamenti particolari in questa ricorrenza.

Vi forniremo di seguito qualche nozione storica su questo argomento, insieme a qualche curiosità.

Brevi cenni storici

L'onomastico venne festeggiato sin dal Medioevo, come importante tradizione per tutti i paesi di fede cattolica e ortodossa e, per un certo tempo, anche per quelli di fede protestante (come l'Inghilterra o i paesi scandinavi).

La Chiesa ha conservato la memoria dei Santi raccogliendone i nomi nel Martirologio Romano; infatti, se questo dapprima custodiva esclusivamente l'elenco dei martiri, dal XVI secolo in poi fu deciso di unificare l'elenco includendo anche i santi e i beati riconosciuti dall'autorità della Chiesa cattolica.

Nel Martirologio, ad accompagnare il nome dei santi, sono presenti alcune note con informazioni sul luogo di morte, la qualifica specifica, il titolo, l'attività e il carisma. L'ultima revisione del Martirologio risale al 2001.

Curiosità

Non tutti i nomi hanno una corrispondenza a un santo sul calendario.

Per questo motivo, nel caso in cui non sia possibile collegare un nome a un santo o un beato, questo si definisce "adespoto".

Una tradizione della chiesa vuole che il 1° novembre, il giorno di Ognissanti, si celebri l'onomastico di tutte le persone con nomi adespoti.

Un paese che dona particolare importanza alla solennità dell'onomastico è la Slovacchia; fino a poco tempo fa era infatti obbligatorio che i genitori scegliessero per i propri figli un nome che fosse contenuto nel calendario slovacco degli onomastici.

Anche se questa norma è stata di recente abolita, tutt'oggi viene comunque seguita. I festeggiamenti dell'onomastico vengono svolti sia nei luoghi di lavoro, sia nelle scuole che, soprattutto, nelle famiglie, con torte e regali.