I Re Magi

Il termine mago ha origine greca e indica un membro di alto lignaggio di una casta sacerdotale persiana, esperto di fenomeni astronomici e astrologici.

E' solo per estensione che l'attuale appellativo magico si riferisce alla capacità di decifrare messaggi astrali di pianeti e congiunzioni.

Chi erano i tre Re Magi

Dei Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ne parla il Vangelo di Matteo.

Di loro ci dice che sono seguaci dello zoroastrismo, religione preislamica diffusa in tutta l'Asia centrale, e che giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare Gesù, Re dei Giudei.

A guidarli sarebbe stata una cometa, o per meglio dire l'allineamento astrale di Giove e Saturno in Pesci, una congiunzione celeste con precisi significati allegorici: Giove è simbolo di regalità, Saturno di giustizia, mentre la costellazione dei Pesci è un chiaro riferimento a Israele.

I doni dei Re Magi

L'evento era così interpretato: in Israele è nato il Re dei re, colui che porterà la giustizia divina sulla terra.

Ma la simbologia non finisce qui.

Il Vangelo narra anche che i doni che essi portano a Gesù sono oro, incenso e mirra: l'oro, simbolo di luce e divinità; l'incenso, quello dei rituali sacri, essendo Gesù il tramite fra Dio e gli uomini; la mirra, una resina gialla utilizzata per i defunti, ad anticipare quello che sarà il sacrificio di Cristo.