Simboli della Pasqua

Come ogni festività anche la Pasqua si esprime attraverso diversi simboli, più e meno conosciuti.

Questi derivano soprattutto dalla tradizione cristiana, in quanto spesso associati a Cristo e al miracolo della rinascita.

Alcuni hanno il compito di rallegrare la tavola pasquale, arricchendo il menù con dolci ingredienti quali cioccolato, uova, burro, zucchero e canditi: sono i coniglietti di cioccolato e le colombe pasquali, capisaldi della tradizione dolciaria nostrana e internazionale.

Vediamo insieme questi elementi e il loro significato.

La colomba, un dolce... miracoloso!

Simbolo di pace e salvezza per antonomasia, la colomba fa la sua comparsa in un episodio della Bibbia, precisamente nel passo biblico relativo al diluvio universale (Genesi 8 10 - 11).

Dopo essere stato inviato da Noè alla ricerca della terra ferma, infatti, il volatile fa ritorno tenendo un rametto di ulivo nel becco, annunciando così la riconciliazione con Dio e l'inizio di un periodo di quiete e armonia per l'umanità.

Per celebrare questa tradizione durante la Pasqua si usa regalare la colomba, classico dolce la cui forma ricorda l'uccello in volo.

Diverse sono le leggende attribuite al dolce di farina e zucchero.

La prima leggenda è ambientata nel VI secolo e ha come protagonista Re Alboino, sceso in Italia per conquistare Pavia.
Dopo un assedio di tre anni, in occasione della Pasqua del 572 il sovrano riceve una torta a forma di colomba come tributo di sottomissione: il dolce è talmente squisito da costringere il re a firmare la pace immediata e senza condizioni!

La seconda leggenda ha come protagonisti la regina longobarda Teodolinda e il santo irlandese Colombano.
Quando quest'ultimo raggiunge Pavia nel 612 viene ricevuto dai sovrani longobardi ad un banchetto molto succulento.
Nonostante ciò, essendo tempo di Quaresima, l'abate respinge gran parte della selvaggina offertagli e provoca lo sdegno della regina Teodolinda, che non capisce il motivo del rifiuto.
Per risolvere l'equivoco Colombano promette di consumare le carni dopo averle benedette: alza la mano destra e fa il segno della croce. Improvvisamente le pietanze si trasformano e diventano candide e squisite colombe di pane!
La regina Teodolinda ne è talmente colpita da offrire all'abate il territorio di Bobbio, luogo in cui sarebbe sorta l'abbazia di San Colombano.

Da lepre a coniglietto

Gli esordi del coniglietto con il cesto di uova vanno fatti risalire a inizio Ottocento, quando nelle pasticcerie tedesche si diffusero i primi biscotti con la forma del simpatico animale.

Solo in seguito la tradizione passò nel mondo anglosassone.

Ancora oggi se vi recate negli Stati Uniti o in Gran Bretagna durante le festività noterete che le vetrine si riempiono letteralmente di Easter Bunny, coniglietti pasquali di cioccolato, di tutte le possibili forme e dimensioni.

Forse però non tutti sanno che la vera protagonista della Pasqua è la lepre, da sempre considerata simbolo di Cristo.

Il Vangelo di Luca 9 58 recita infatti che mentre "le volpi hanno una tana e gli uccelli un nido, il Figlio dell'uomo non ha un posto dove poter riposare": così anche la lepre, agile e fertile mammifero primaverile privo di tana e di nido è diventato nel tempo sinonimo di rinascita e prosperità.

Pensate che anche S. Ambrogio lo incluse tra gli emblemi più significativi della Pasqua proprio per la sua capacità di mutare il manto ad ogni stagione.

L’uovo e il pulcino

Presente in moltissime religioni e tradizioni di antichi popoli, l'uovo venne associato a elementi quali la primavera, la fertilità e la nascita.

Nel Cristianesimo assunse un nuovo significato, mettendo in risalto il paragone tra il pulcino che esce dall'uovo con la resurrezione di Cristo dalla sua tomba.

L’agnello

Animale docile e mansueto, l'agnello rappresenta la purezza e l'innocenza.

Nella tradizione cristiana la sua carne viene mangiata nel giorno di Pasqua per ricordare il sacrificio di Gesù "immolato come un agnello".

La campana

Con i loro rintocchi melodiosi, le campane suonano per richiamare i fedeli alla preghiera e annunciano eventi e cerimonie.

Durante la Pasqua, il loro suono rappresenta la risurrezione e la vibrazione primordiale, quindi l'unione tra cielo e terra.

Inoltre, per via della loro forma che ricorda verosimilmente gli organi riproduttivi, campana e batacchio sono anche simbolo di fertilità.

Il fuoco

Elemento di grande rilevanza nella religione cristiana, il fuoco rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre.

Così, nella notte di Pasqua, in ogni chiesa vengono accesi dei fuochi intorno a cui si radunano i fedeli per accendere il cero pasquale e per bruciare fantocci di sterpaglie chiamati "Giuda".